Tr3censioni di Natale: tre film per una nuova watchlist delle feste

Tr3censioni di Natale: tre film per una nuova watchlist delle feste

Reading Time: 5 minutes

La nostra Critica d’arte ha deciso che è tempo di regali, in Galleria Millon. Per questo si offre di aiutarvi a rimodernare la vostra watchlist dei film delle feste. Lo sa bene, lei, che i veri puristi del Natale hanno tutti una mezza dozzina di film sacri che riguardano ogni anno in questo periodo. Ma perché non pensare di inserire una new entry, ogni tanto, tra Il Grinch e Una poltrona per due? Ecco le sue proposte:

  • Last Christmas (2019); 
  • Klaus – I segreti del Natale (2019);
  • The Green Knight (2021).

Senza dubbio Last Christmas si merita il suo posto nella vostra watchlist, tra Love Actually e Serendipity. Perché? Perché c’è tutto: Natale, romance, trash e gli Wham!. 

Anche Klaus, targato Netflix, ha tutte le carte in regola per figurare al fianco di un classicone come Nightmare Before Christmas. Risate, lacrime e calore umano sono i requisiti necessari per un buon film d’animazione natalizio, e Klaus ce li ha tutti. 

Chiude la lista The Green Knight, con le sue atmosfere cupe, il folklore medievale e la paura della morte. Questo segnatevelo sotto Die Hard per quando vorrete fare gli hipster e dire che i vostri film di Natale sono differenti

Jenny ha scelto: Last Christmas

Last Christmas è una commedia inglese (più o meno) romantica ispirata all’omonima canzone degli Wham! che tutti conosciamo, con protagonista Emilia Clarke, scritta da Emma Thompson (che ha anche una piccola parte) e diretta da Paul Feig. 

Emilia Clarke interpreta Katarina, ragazza goffa, cinica, all’apparenza sfortunata che si crogiola nel ruolo di vittima. Figlia di immigrati della ex Jugoslavia, Katarina, che preferisce farsi chiamare Kate, arranca nella vita di tutti i giorni. Lavora per un negozio di articoli natalizi cinesi, nell’attesa di sfondare come cantante (ovviamente è una fan sfegatata di George Michael). È in conflitto con la madre, depressa e assillante, soprattutto dopo la grave malattia che Kate ha dovuto affrontare.

In una giornata particolarmente sfortunata (in cui, per esempio, un uccello le defeca letteralmente in un occhio), Kate incontra Tom, ragazzo solare e sempre disposto ad aiutare il prossimo. Pian piano Kate abbassa le sue difese, mettendo da parte i suoi sentimenti cinici e disillusi, e torna a vedere il mondo per il posto buono che potrebbe essere. Kate si innamora di Tom, ma ben presto dovrà scoprire la verità su questo ragazzo tanto perfetto quanto sfuggente. Verità che si rivelerà un grande, almeno sulla carta, plot twist.

Il tentativo del film è proprio raccontare la canzone a cui si ispira: Last Christmas degli Wham!. Ci riesce con cliché, delle punte di trash, qualche piccolo sentimentalismo e tanto, tanto, tanto Natale. Chi impazzisce per questa festa potrebbe amarlo, se accetta il finale non molto realistico: ma d’altra parte non è questo che dovrebbe regalarci una commedia natalizia? Tanto Natale e irrealismo per tutti!

Sara ha scelto: Klaus – I segreti del Natale

Immaginatevi di finire per punizione a fare da postini in un piccolo paese di un’isola dell’estremo Nord. È quello che succede a Jesper, fannullone viziato che si trova tra capo e collo a gestire il nuovo ufficio postale a Smeerensburg. Il villaggio, sperduto nella neve del circolo polare artico, è martoriato da anni di faide familiari tra il clan dei Krum e quello degli Ellingboe, e gli abitanti, sempre pronti al combattimento, sono più freddi del ghiaccio. Ma il film d’animazione, diretto dal regista Sergio Pablos – che negli anni Novanta aveva lavorato a lungometraggi del Rinascimento Disney – e uscito su Netflix nel 2019, sa come scaldare i nostri cuoricini amanti del Natale. 

Come? Offrendoci una rilettura dolce, divertente e soprattutto originale delle origini di Babbo Natale. Scordatevi elfi, magia ingiustificata e un omone che fa fare il lavoro agli altri per poi prendersi tutto il merito della giornata più bella dell’anno! Qui il boscaiolo Klaus, spronato da Jesper, lavora giorno e notte per rendere felici i bambini di Smeerensburg. Tutti i miracoli che accadono sono dovuti al suo buon cuore e alle sue buone intenzioni. «Un atto di buona volontà ne ispira sempre un altro», si ripete più volte nel film. E dopo aver riso e pianto guardandolo, si vorrebbe solo uscire di casa e compiere buone azioni, non foss’altro che per vedere cosa succede.

Realizzato con tecniche che non rinunciano alla sensazione “artigianale” dell’animazione tradizionale, Klaus è un film che sa di casa, di feste e di calore. Ci catapulta dritti dritti nel cuore del Natale e di quello che è uno dei suoi significati più profondi: riscoprire l’importanza delle relazioni, la forza della fratellanza e la gioia della gratuità e della gratitudine. Mai come in questo periodo se ne sente l’esigenza.

Marta ha scelto: The Green Knight

Erano anni che attendevo l’uscita di The Green Knight, lanciato da poco in Italia con il titolo polveroso di Sir Gawain e il cavaliere verde. Le ragioni sono molteplici. La prima: dopo A Ghost Story, attendevo con impazienza il film successivo di David Lowery. La seconda: la storia di Sir Gawain, che avevo trovato citata tra le opere di Campbell e quelle di Jung, mi incuriosiva. La terza: la casa di produzione è l’hipsterissima A24. Dulcis in fundo: i protagonisti sono Dev Patel e Alicia Vikander.

La storia è ispirata a un poema cavalleresco che fa parte del ciclo arturiano. Si tratta del più canonico dei viaggi dell’eroe, ma ha per protagonista un paladino che prende tutte le decisioni sbagliate ed è costretto al fallimento. 

Sir Gawain, figlio di Morgana, accetta la sfida di un misterioso cavaliere verde comparso nel cenacolo di Re Artù il giorno di Natale. La prova consiste nell’accettare di ferire l’ospite e lasciare che, un anno dopo, il cavaliere ricambi il colpo subito con la stessa intensità. Il giovane Gawain, non ancora integrato nella cerchia dei prodi del re, per mostrare il suo ardore, lo colpisce a morte. All’inizio del dicembre dell’anno dopo, affidandosi alla magia e alla sua codardia, Gawain inizia il suo viaggio alla ricerca del cavaliere verde, e della morte quasi sicura.

Se la storia, come dicevo, è delle più classiche, la vera trovata del regista è il finale squisitamente moderno. Un crescendo magistrale totalmente affidato alla musica e all’introspezione vi catapulterà alla resa dei conti, tra le corde intrecciate di un cuore diviso tra l’onore e la paura.

Senso di colpa, incanti foschi, morte e attesa: ecco gli ingredienti di questa reinvenzione moderna del folklore medievale. Ma cosa c’entra The Green Knight con i film di Natale, vi chiederete. Beh, cosa c’è di più natalizio dell’inventare una nuova tradizione di famiglia attorno a un sempreverde?

Rielaborazione grafica a cura di Caterina Cornale.