Sempre libera: una graphic novel sulla vita della “Casta diva” Maria Callas

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Quando il Curatore e la Critica d’arte hanno scoperto che l’esposizione di agosto sarebbe stata dedicata alla musica, non hanno avuto dubbi sull’opera di cui parlare. Entrambi appassionati di lirica e di cose belle, hanno infatti scelto Sempre libera di Lorenza Natarella. Di questa graphic novel biografica sulla vita di Maria Callas, il Curatore e la Critica d’arte apprezzano il tratto del disegno delicato, la scelta particolare del lettering realizzato a mano e dei colori, che rendono l’opera glam e struggente allo stesso tempo.

Con un’alternanza di rosa e nero e un lettering tremolante, la vita di Maria Callas esplode in un vortice di musica, tragedie sul palco, amori impossibili e tanta umanità.

Una giovane fumettista che racconta una grande diva

Sempre libera è una graphic novel scritta e illustrata da Lorenza Natarella ed edita da BAO Publishing. Uscita nel 2017, anno del quarantesimo anniversario della morte di Maria Callas, racconta la vita della “Casta diva”. Lorenza Natarella è un’artista e fumettista di trentadue anni che ha già all’attivo un’esperienza professionale importante. È infatti co-fondatrice dello Studio Armadillo e autrice per BAO Publishing e Topipittori. Ha collaborato, tra gli altri, con La Stampa, Vanity Fair, Linus e Salani.

In Sempre libera Lorenza Natarella regala un condensato della vita di una delle ultime dive del mondo della lirica. La graphic novel segue infatti la complessa e affascinante vita di Maria Callas dalla nascita, il 2 dicembre 1923, alla morte, avvenuta il 16 settembre 1977. Maria Anna Cecilia Sofia Kalos, contrazione del cognome originario Kalogheropoulou, nacque a New York in una famiglia dell’aristocrazia ateniese. La madre, dispotica e distaccata, riconosceva nella musica lirica e nell’opera l’unico legame con la sua vita precedente. Maria e la sorella maggiore, Jackie Callas, crebbero così nell’idea che solo la musica lirica fosse davvero importante.

Già a cinque anni Maria sapeva cantare le più importanti arie e la madre sfruttava questo talento per ottenere premi a vari concorsi. La vita della Callas fu travolgente e drammatica come quelle delle tragedie che era solita rappresentare e cantare con la sua voce. Da adolescente superò un coma, tornò con la madre in Grecia per studiare canto lirico, affrontando da sola le sfide che l’avrebbero portata a diventare adulta. Dopo aver terminato gli studi in Grecia si recò in Italia, dove debuttò all’Arena di Verona. Piano piano, la stampa iniziò a interessarsi a lei, costruendole sopra quell’aria da diva a cui siamo ormai abituati.

Sempre libera però prova a catturare l’essenza di Maria Callas “persona” e non della diva tragica e lunatica. Ma perché la scelta di questo titolo?

Maria Callas, diva sempre libera

Sempre libera degg’io / Folleggiare di gioia in gioia, / Vo’ che scorra il viver mio / Pei sentieri del piacer. / Nasca il giorno, o il giorno muoia, / Sempre lieta ne’ ritrovi, / A diletti sempre nuovi / Dee volare il mio pensier.

(La traviata, atto I, scena III.)

Il titolo Sempre libera fa riferimento alla Traviata, opera di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave. L’opera è basata sulla versione teatrale della Signora delle camelie di Alexandre Dumas figlio. A essere «sempre libera» è Violetta Valery, che decide di non sposarsi e vivere la sua vita da cortigiana, preda di un amore puro per Alfredo. La tragedia di questa donna si consuma lentamente, stretta tra la morsa del padre e di Alfredo e la tisi.

La Maria Callas presentata in questa graphic novel, come il personaggio di Violetta da lei tanto amato, vive la sua vita libera dalle costrizioni. Conta solo l’opera, la sublime musica lirica e la sua rappresentazione. Viene delineata una figura fragile, ossessiva nel suo studiare ed esercitarsi per raggiungere la perfezione. Allo stesso tempo sono evidenziate le contraddizioni umane, il bisogno di amare ed essere amata, la necessità di essere libera per vivere la sua vita da diva. In un susseguirsi di vicende e racconti, Lorenza Natarella restituisce al lettore la complessità della figura di Maria Callas e della straordinaria vita da lei plasmata.

Perché leggere Sempre libera

Sempre libera è una vera rivelazione: Lorenza Natarella è riuscita infatti a dimostrare tutta la sua bravura come autrice e come illustratrice. Non è facile raccontare una vita intensa come quella di Maria Callas in sole centonovantadue pagine. Eppure Sempre libera ci riesce, grazie a un uso ponderato del colore e del lettering.

La scelta bicromatica in rosa e nero riesce a rendere perfettamente la complessità delle emozioni provate dalla protagonista. Infatti, la narrazione in Sempre libera restituisce un’atmosfera patinata, da grande diva, e un’atmosfera cupa legata alle difficoltà personali. Il rosa quindi mostra al lettore il mondo del successo, la Maria Callas adorata per la sua voce e il suo modo di porsi. Il nero invece permette di approfondire il lato umano, quello ossessivo e fragile. Come se Maria Callas sprofondasse in un vortice cupo dal quale solo il rosa patinato della musica poteva risollevarla.

Inoltre, grazie anche a un lavoro di lettering, la narrazione si fa intima. Infatti, il tratto tremolante delle lettere è stato realizzato a mano dall’autrice, creando una narrazione personale ma non superficiale. Gli eventi narrati sono molti, e proprio per questo Sempre libera avrebbe potuto rischiare di essere una sorta di cronistoria. Invece questo lettering “intimo” crea un continuum tra la narrazione generale, le battute dei personaggi e i momenti musicali. Lorenza Natarella riesce così a raccontare su carta Maria Callas, rimanendo fedele alla grande passione del soprano: la musica.

Illustrazione a cura di Noemi D’Atri.