Buon compleanno, Galleria Millon: porte aperte a idee sempre nuove, passioni ed esperienze

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Come ormai di consueto quando si celebra una grande occasione, è l’Organizzatore di eventi a occuparsi di tutto. Mostre, musei e spettacoli stanno pian piano ritornando a vivere, ma i mesi di chiusura forzata l’hanno fatto riflettere su quanto materiale da esporre e promuovere ci sia anche all’interno della Galleria.

Niente festa aziendale esclusiva, dunque, anche se la Gallerista ha spinto parecchio in quella direzione (a Natale, grazie all’open bar, si era divertita un mondo). Questa volta, la parola d’ordine è “porte aperte”: la missione dell’Organizzatore di eventi è mettere in mostra tutto ciò che la Galleria e il suo staff hanno da offrire al pubblico.

Da noi l’ingresso è sempre libero e chiunque può entrare a curiosare quando lo desidera, ma in occasione del nostro compleanno abbiamo deciso di abbattere tutti i muri: la sala principale di Galleria Millon si trasformerà in una piazza, in cui verrà allestito un mercato. Tra le bancarelle non troverete soltanto le cianfrusaglie accumulate sulle scrivanie in un anno di lavoro, ma anche – e soprattutto – idee, passioni ed esperienze.

Passioni in esposizione: lo staff propone…

Un po’ come per le attività di team building alla festa aziendale, anche questa trovata ha fatto gelare il sangue nelle vene di alcuni membri dello staff: proporre e vendere oggetti, reali o astratti che siano, non è prerogativa di tutti. Ma l’Organizzatore di eventi conosce i suoi polli e ha concesso libertà totale nell’allestimento delle bancarelle. L’importante, questa volta, è che tutti si sentano a proprio agio.

Il giorno dell’evento la sala è piena di vita e, anche per i più schivi, l’entusiasmo di poter condividere con tutti le proprie passioni è palpabile. A un primo sguardo, si viene travolti dai colori dei ritratti di Martina, dei paesaggi di Caterina e delle creazioni all’uncinetto di Elisa; nell’aria c’è un profumino invitante, merito di Elena e dei suoi manicaretti appena sfornati. Libri e fumetti sono dappertutto; le piante di Greta sono un piacere per gli occhi e… aspetta, a proposito, quelli sono dei pallanuotisti? In mezzo a loro, con una calottina in testa, Martina sorride sorniona.

Ci sono anche alcune bancarelle spoglie, o quasi. Su quella di Erika, ad esempio, c’è solo un portatile. Pare che la sua più recente passione sia la grafica al computer, rigorosamente do it yourself: “Stratagemmi maccheronici per risultati eccellenti”, recita il cartello appeso al banchetto. Vale la pena provare. Allo stand di Federico c’è soltanto lui, per giunta rivolto verso il muro. Tutti sanno che non è un fan delle folle, ma qui si rasenta l’antipatia. Ah, no, uno dei suoi principali interessi è la fotografia! Sulla parete vengono proiettati scatti bellissimi, suoi e di artisti famosi. Ha proprio ragione, le parole non sono sempre necessarie.

Live experiences: provare per credere

Marta se ne sta seduta a leggere e spera che qualcuno si interessi da solo alla sua bancarella: attirare il pubblico non è il suo forte. Ha esposto qualche libro come esca, ma il suo intento è quello di far partecipare le persone a una vera e propria esperienza letteraria. Sforzandosi di apparire sicura di sé, consegna ai visitatori dei dépliant per un tour audio, in cui degli altoparlanti, sparsi negli angoli più nascosti della Galleria, trasmettono brani scelti dai suoi romanzi preferiti.

Sara sembra più disinvolta, invece, anche se è un po’ misteriosa: si aggira sorridente tra le persone proponendo loro un’esperienza rinvigorente e liberatoria. Nessuno sa di cosa si tratti, ma tutti continuano a vederla andare dentro e fuori dallo stanzino delle scope. Forse è un’appassionata di pulizie? Risposta sbagliata. Lo sgabuzzino è stato insonorizzato e trasformato in una stanza per il karaoke: secondo lei, non c’è modo migliore per sfogarsi di cantare a squarciagola la propria canzone preferita.

È stata Chiara a svelare il giallo dello stanzino delle scope. Le era sembrato un ottimo nascondiglio per uno dei libri rari della sua collezione fantasy. Pensava di farli conoscere al pubblico attraverso una caccia al tesoro, ma le sessioni di canto liberatorio e gli audiolettori di Marta che si aggirano trasognati per i corridoi hanno un po’ scombinato i suoi piani. Per fortuna la Galleria è grande e capace di dare spazio a un’infinità di iniziative: male che vada, si può sempre far sloggiare lo Stagista e usare il suo ufficio!

Offerta e guadagno: l’importanza dello scambio

Passano le ore e tutti si sentono sempre più ricchi, non tanto nelle finanze, quanto nello spirito. Se c’è una cosa molto apprezzata in Galleria Millon, questa è lo scambio. Conoscenze e idee, innanzitutto, ma il mercatino ha permesso ai membri dello staff di scoprire quanto buona è la sinergia che hanno costruito anche sul piano materiale.

Tra la merce di ognuno si nasconde l’oggetto perfetto per qualcun altro. Elisa ha sferruzzato tutto il giorno e ha prodotto pezzi unici per le sue colleghe appassionate di moda; allo stand fiorito di Greta, Sara ha trovato proprio la piantina che stava cercando per abbellire la scrivania; Martina ha dipinto dei quadri per la sua omonima appassionata d’arte e pallanuoto… è stato un vero piacere poter utilizzare gli ospiti della sua committente come modelli!

In ogni caso, la regina indiscussa della compravendita è Valentina: i mercatini dell’usato sono la sua passione e questo evento sembra essere stato organizzato apposta per lei. La sua bancarella è un vero thrift shop e lei se ne sta lì con addosso una pelliccia sintetica à la Macklemore a fare affari con chiunque. Al suo stand, Giulia è perfino riuscita a trovare un manga rarissimo che cercava da anni, anche se non è riuscita a scambiarlo con la sua collezione di sorprese delle uova di Pasqua. La boss del mercato non si fa fregare.

Bilancio di compleanno: ricordi e auguri

La giornata volge al termine, i visitatori se ne vanno e lo staff rimane a mettere in ordine e tirare qualche somma. L’unica che continua a lavorare indefessamente è Elena, poiché è anche la sola ad aver pensato di offrire al pubblico e allo staff del cibo: nutrire la mente è importante, ma anche il corpo vuole la sua parte.

Riempire i piatti e i bicchieri dei colleghi alla fine di una lunga giornata la rende felice, così come, nell’anno appena trascorso, è stata felice di poter condividere con tutti loro non solo le esperienze lavorative, ma anche tanto divertimento. Lo fa presente e ciascuno, allora, si mette a pensare al proprio ricordo più bello legato alla Galleria.

C’è chi si è entusiasmato a intervistare personaggi interessanti, chi ha scoperto mondi che non avrebbe mai pensato di poter conoscere. Qualcuno ha avuto l’occasione di promuovere iniziative importanti, altri di raccontare l’attualità. Altri ancora hanno potuto sentirsi a proprio agio nel fare ciò per cui sono più portati: scrivere, editare, illustrare, divulgare

Ciò che accomuna il sentimento di tutti, però, è la consapevolezza di appartenere a una realtà viva e sempre in divenire, fondata sullo scambio di conoscenze e passioni. Per lo staff e (ce lo auguriamo) per il pubblico, Galleria Millon è una continua fonte di stimoli e ricchezza intellettuale.

Non possiamo che augurarle lunga vita!

Illustrazione a cura di Noemi D’Atri.