Arcadia: una libreria “trasparente”

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A Rovereto, in provincia di Trento, si trova la libreria Arcadia. I suoi fondatori, entrambi di origini romane, sono Monica Dori, da sempre appassionata di libri e con una profonda conoscenza del settore della letteratura per l’infanzia, e Giorgio Gizzi, ex direttore di grandi librerie e consulente per varie case editrici. Abbiamo intervistato Giorgio al telefono: una modalità inconsueta nell’era della tecnologia, ma che mantiene intatto il suo fascino, soprattutto nel difficile momento che stiamo vivendo, in cui ci è imposto il distanziamento sociale. L’intervista si è trasformata in una piacevole conversazione in cui Giorgio, anche se a distanza, ci ha aperto le porte della sua libreria.

Innanzitutto, lo ringraziamo per aver accettato di fare quest’intervista. La prima domanda è sorta spontaneamente.

Per quale motivo avete scelto proprio la città di Rovereto?

La libreria Arcadia di Rovereto è stata aperta a febbraio 2016, e inizialmente fungeva da seconda sede. Infatti, dal 1993 possedevamo un’altra libreria a Roma. Abbiamo scelto la città di Rovereto perché ci sembrava adatta a una realtà come la nostra, in cui ciò che conta maggiormente è il rapporto stretto con una clientela fidelizzata. In secondo luogo, l’abbiamo scelta perché siamo sempre venuti in vacanza in Trentino e ce ne siamo innamorati; così tanto che abbiamo chiuso la libreria nella capitale e ci siamo trasferiti definitivamente.

In pochi anni la libreria è diventata il fulcro della città: come ci siete riusciti?

La risposta da parte della cittadinanza è stata gigantesca, e non parlo solo delle persone della zona, perché nell’arco di qualche anno siamo riusciti a catturare l’attenzione di un pubblico abbastanza vasto, proveniente anche dalle regioni limitrofe. Il merito è sicuramente da attribuire al grande lavoro svolto e alla passione con cui lo facciamo. All’Arcadia si respira aria di famiglia e penso che le persone premino questa nostra scelta di semplicità. Ci tengo inoltre a precisare che Marta e Silvia (Marta Panizza e Silvia Turato), le altre due figure che popolano la libreria, hanno iniziato collaborando con noi: sono state dipendenti, ma attualmente rivestono il ruolo di socie.

Quando si entra nella vostra libreria si scoprono libri inaspettati. Come avviene la scelta dei titoli che vendete?

Tutti e quattro condividiamo l’amore per i libri e per la lettura. A differenza di quello che probabilmente è il pensiero comune, infatti, chi lavora in libreria non ha assolutamente il tempo di leggere durante l’orario di lavoro. Per questo motivo è necessario informarsi e leggere nel tempo libero per poi confrontarsi insieme e decidere cosa acquistare e quali libri mettere in risalto. La nostra filosofia lavorativa comprende anche la stretta collaborazione con alcuni precisi editori.

La vostra vetrina salta subito all’occhio per i colori delle copertine e l’esposizione sempre ordinata e aggiornata. Da pochi giorni avete aperto anche una nuova sezione all’interno del vostro sito, una vetrina online. Di cosa si tratta?

L’iniziativa Arcadia online è nata in risposta alle nuove esigenze e richieste che si sono venute a creare a causa della chiusura imposta a livello nazionale sia della libreria che dei confini territoriali. Per questo è stata attivata, in questa prima fase ancora in rodaggio, una libreria online. Vogliamo cercare di far vivere alle persone la stessa esperienza dell’acquisto in libreria. Per ovvi motivi non ci è possibile caricare sul sito tutti i libri che possediamo, ma saranno inseriti all’incirca quattrocento titoli a garanzia di lettore e lettrice. Una lista di libri che verrà costantemente aggiornata, in cui confluiscono libri di ogni genere possibile che noi riteniamo imperdibili.

Come gestite in generale la vostra presenza online?

La nostra preferenza ricade ovviamente sul contatto diretto in libreria, ma siamo consapevoli dell’importanza di una costante presenza online. La rete è diventata uno strumento necessario tramite il quale farsi conoscere e comunicare con le persone. I social network, soprattutto, permettono di comunicare e anche interagire direttamente con le persone che ci seguono. Noi abbiamo una pagina Facebook e un profilo Instagram. Per la gestione di entrambi ci affidiamo anche a una collaborazione esterna, perché la mole di lavoro è imponente e richiede un impegno quotidiano. Manteniamo inoltre costantemente i contatti con la clientela attraverso l’utilizzo della newsletter settimanale e del programma di abbonamento trimestrale.

Come si è trasformato il vostro lavoro nel periodo di chiusura nazionale?

Siamo stati sempre molto attivi nell’organizzazione di presentazioni, per questo inizialmente abbiamo dovuto cancellare una cinquantina di eventi già programmati. Siamo riusciti però a recuperare e a concludere l’anno 2020 all’incirca con lo stesso numero di incontri rispetto all’anno precedente, la maggior parte dei quali ovviamente si sono tenuti online. Abbiamo inoltre creato un’iniziativa denominata Kit di pronto soccorso per lettori e lettrici senza libreria. Ogni kit è composto da tre libri: chi lo acquista lo sceglie in base alle emozioni che vuole provare. Per esempio, due possibili scelte sono Libri gialli per ammazzare il tempo oppure Libri per viaggiare in poltrona. Inoltre all’interno, come accade quando si compra una medicina, si trova un bugiardino in cui si raccontano gli effetti della lettura di quei determinati libri.

La libreria è rimasta sempre aperta, anche se a porte chiuse, quindi?

Certamente, noi andavamo quotidianamente in libreria. Nel corso della mattinata siamo rimasti sempre disponibili anche per chi preferiva contattarci telefonicamente per ricevere consigli di lettura. Il pomeriggio, invece, era dedicato alle eventuali spedizioni e alla programmazione e organizzazione dei numerosi eventi svolti.

C’è stata anche una nota positiva in questo periodo buio per le librerie indipendenti, e si chiama Bookdealer. Come funziona?

Noi siamo tra i promotori di questa iniziativa e siamo contenti che finalmente sia diventa realtà. Bookdealer è una piattaforma di distribuzione che permette a lettori e lettrici di acquistare direttamente dalle librerie indipendenti attraverso un unico sito, con la spedizione a casa gratuita nell’arco di pochi giorni. Il vantaggio è sicuramente la scelta etica che comporta l’acquisto in una libreria indipendente piuttosto che in una di catena oppure online. Siamo felici di aver constatato quanto il fattore eticità abbia conquistato – e stia continuando a farlo – molta importanza per la clientela. Lo sforzo per la creazione è stato importante e ci sono molte persone che lavorano quotidianamente per migliorarne il funzionamento, ma la strada intrapresa è quella giusta.

Le scelte etiche sono pane quotidiano in Arcadia…

Sì, per noi è molto importante cercare di avvicinare alla lettura fin dai primi passi. Quindi abbiamo una fornita sezione anche di libri per l’infanzia, comprendente anche molti silent book, molto importanti per avvicinare chi ancora non sa leggere alla fruizione del libro in autonomia. Inoltre, ci teniamo particolarmente alla collaborazione che è nata con la casa editrice Biancoenero per rispondere alle esigenze di ragazzi e ragazze con dislessia e, in generale, difficoltà nella lettura. La casa editrice utilizza alcune strategie, quali font ad alta leggibilità, con larga spaziatura e carta ad alta grammatura color crema, in modo da facilitare la lettura. Incluso nel prezzo per i grandi classici si trova anche un CD in cui la storia viene letta da lettori professionisti.

Entrando in libreria si nota subito il settore dedicato alle graphic novel. Qual è il motivo di questa scelta di posizionamento?

Pensiamo che sia molto importante ritagliare uno spazio in libreria dedicato alle graphic novel, perché lo meritano. Per questo motivo si trovano all’entrata, proprio di fronte alla porta, così che le persone si possano avvicinare anche soltanto per curiosità. In tanti possono avere il piacere di scoprirle in questo modo. Questo settore è cresciuto moltissimo a livello di proposta e a nostro parere non ha ancora guadagnato il pubblico che merita.

Non possiamo che ringraziare Giorgio per la sua disponibilità e invitarvi, quando sarà nuovamente possibile varcare i confini territoriali, ad andare di persona all’Arcadia, una libreria “trasparente” che non vende i propri spazi espositivi. Nel frattempo potete visitare il loro sito e acquistare i loro libri su Bookdealer. In caso foste indecisi, non esitate a chiamare in libreria perché grazie alle sapienti indicazioni del libraio e delle libraie, che dell’Arcadia hanno fatto un marchio, ma soprattutto una casa, troverete sicuramente ciò che state cercando… e anche qualcosa che non sapevate di cercare.

Illustrazione a cura di Caterina Cornale.