Tr3censioni di gennaio: tre film surreali sulla metamorfosi

Reading Time: 4 minutes

Questo mese la Critica d’arte è andata a pescare tre film che raccontano il tema del cambiamento, in modo sorprendente e inaspettato. La metamorfosi ha sempre affascinato l’essere umano: da Ovidio a Kafka, ancora adesso è fonte inesauribile di ispirazione.

Ha scelto tre pellicole molto diverse tra loro per trama, ma accomunate da un filo conduttore:

  • Il cigno nero (2010);    
  • Predestination (2014);    
  • Corpo e anima (2017).

Tutte e tre raccontano il cambiamento tramite una narrazione surreale, andando a indagare la realtà concreta dell’essere umano. Nel Cigno nero la metamorfosi psicologica della giovane protagonista, portata allo stremo dalle aspettative di successo, è accompagnata da manifestazioni perturbanti della tematica del doppio. Predestination, film di spionaggio dalle tinte fantascientifiche, svela la tematica della metamorfosi in un intreccio così complesso che solo i più attenti potranno carpirne i segreti. Forse. Corpo e anima intreccia la normalità della vita terrena al simbolismo del mondo onirico: la metamorfosi si compie su due livelli, sullo sfondo delle foreste ungheresi.

Jenny ha scelto: Il cigno nero

La pellicola di Darren Aronofsky, del 2010, racconta la metamorfosi interiore di Nina Sayers (Natalie Portman), giovane e talentuosa ballerina del New York City Ballet, in lotta tra ciò che è e ciò che non sa di poter essere.

Il direttore artistico, Thomas (Vincent Cassel), decide di rappresentare il Lago dei cigni e vede in Nina un perfetto cigno bianco: lei è fragile e romantica, di una bellezza quasi fanciullesca. La sensazione di Nina di non essere all’altezza di questo ruolo, alimentata anche da un madre che la tratta come una bambina incapace, si acuisce quando Lily (Mila Kunis) si aggiunge al corpo di ballo. Lily sembra essere l’opposto di Nina: è sciolta, spontanea e sensuale, calza perfettamente il ruolo del cigno nero.

Tra le due si instaura uno strano rapporto di odio e amore che porterà Nina a scoprire il suo lato più represso. La sua ossessione per la perfezione e la pressione di essere all’altezza la guidano in una realtà ormai distorta, filtrata da un’atmosfera perturbante in cui la tematica del Doppelgänger (letteralmente “doppione che passa”) esplode. Chi è questa donna uguale a lei, che appare ovunque e che sembra provocarla, come il cigno nero a cui tanto aspira?

Con un’attenta realizzazione dei costumi, una sceneggiatura che fino all’ultimo lascia l’incertezza su cosa sia reale e cosa immaginario, e una magistrale interpretazione di Natalie Portman, che le è valsa l’Oscar, Aronofsky regala un film perturbante che sfida lo spettatore a osservare la brutale metamorfosi di una giovane donna alle prese con una realtà esigente. Ne esce quasi una parabola sull’autodistruzione e la perdizione di sé che il successo sembra richiedere.

Chiara ha scelto: Predestination

Prima che i viaggi nel tempo andassero di moda, c’era Predestination. Diretto da Michael e Peter Spierig, si tratta di un thriller fantascientifico del 2014, con protagonisti Ethan Hawke e Sarah Shooke. Non tutti sanno che è stato tratto da un racconto: … All you zombies…, pubblicato nel 1959 da Robert A. Heinlein, parla di paradossi temporali.

La metamorfosi del racconto in film rende la storia ancora più assurda di quella su carta, portando lo spettatore a un nuovo livello di “mindfuck”, tanto che l’attore protagonista disse: «Chiunque sostenga di sapere di cosa parla Predestination… sta mentendo!».

In realtà, Predestination parla di un agente segreto, giunto al suo ultimo incarico: deve rintracciare e fermare un terrorista, ribattezzato Fizzle Bomber dai giornalisti. Il confronto con il pericoloso individuo lo lascia sfigurato, costringendolo a sottoporsi a un intervento di plastica facciale. Tornato al lavoro per una nuova missione, l’agente sotto copertura si imbatte, in un bar, nella figura mistica di uno sconosciuto bevitore con una storia interessante da raccontare. Insieme al nostro uomo, scopriamo che John lo sconosciuto un tempo era Jane. È qui che il racconto di spionaggio cede il passo a un flashback, che presenta sfumature da romanzo di formazione sfuggito di mano, su un’orfana di nome Jane a caccia di un’identità.

La ricerca la porterà a faccia a faccia con il suo passato, il suo presente e il suo futuro, oltre a giocare un ruolo nel piano terroristico che minaccia di distruggere tutto. Lo spettatore può aspettarsi di tutto, ma il modo in cui il Bildungsroman di Jane si rituffa nell’action fantascientifico è da capogiro. Cogliete la sfida che questo film presenta: dategli una chance per vedere se riuscirete ad arrivare alla fine con le idee chiare.

A proposito… quello che avete letto sarà vero, o chi scrive sta mentendo?

Federico ha scelto: Corpo e anima

Le esperienze oniriche possono influenzare le nostre giornate. Tuttavia, quando la stessa si ripete ogni notte ed è condivisa con un’altra persona, può far prendere alla vita una piega inaspettata.
Questo è ciò che succede ai due protagonisti di Corpo e anima (Testről és lélekről), film drammatico del 2017, scritto e diretto dall’ungherese Ildikó Enyedi, candidato all’Oscar come miglior film straniero.

Lui si chiama Endre, lei Mária. Lavorano nello stesso macello: Endre è il direttore finanziario, Mária è la nuova addetta al controllo qualità. Entrambi conducono una vita ordinaria, ai limiti della monotonia, scandita dai ritmi rigorosi della loro quotidianità.
La notte diventa il tempo in cui si spogliano di ogni inibizione. Si incontrano, sotto forma di cervi, nei rispettivi sogni e assieme vagano per i boschi innevati dell’Ungheria.
E così, tra una carcassa con un contenuto di grasso superiore alla media, un pasto scadente alla mensa aziendale e una corsa sulle rive di un ruscello ghiacciato, Endre e Mária si uniranno, prima nell’anima e poi nel corpo.

Accompagnata dalle note di What He Wrote di Laura Marling, la metamorfosi dei due protagonisti trascende la realtà, compiendosi nel mondo dei sogni in cui tutto – e questa ne è la prova – può accadere.
Questa metamorfosi onirica, col passare delle notti, avrà effetto sulla vita di Endre e Mária. Assieme riusciranno a smussare i loro caratteri fin troppo introversi, a (ri)imparare ad amare e a comprendere che non possono vivere l’uno senza l’altra, sia come esseri umani sia come cervidi.

Elaborazioni grafiche a cura di Francesca Pisano.