Due graphic novel da portare sotto l’ombrellone

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L’estate è arrivata. Nonostante pandemie e plexiglas, le spiagge si sono riempite di lavoratori stanchi, studenti in crisi e bambini urlanti. Non sarà strano, quindi, pescare qualcuno col naso immerso in un libro sotto l’ombrellone. Questo perché le vacanze estive risvegliano i lettori pigri e scegliere il libro da portare in spiaggia è un’operazione complicata, che richiede una profonda conoscenza della propria libreria, dello spazio libero in valigia e della comitiva con cui passeranno le vacanze. Non hanno ancora inventato un’applicazione per risolvere questo complicatissimo problema, perciò ci siamo presi questa responsabilità: abbiamo chiesto a due lettrici di parlarci delle graphic novel che richiamano il mare, scoprendo due titoli molto diversi tra loro, ma che hanno in comune il potere comunicativo del disegno. 

Amy ha scelto: Non stancarti di andare di Teresa Radice e Stefano Turconi 

Non stancarti di andare di Teresa Radice e Stefano Turconi, pubblicata dalla BAO Publishing nel 2017, racconta di Iris e Ismail. Sono una coppia, sono felici e stanno per cominciare la loro vita da conviventi a Verezzi, piccola frazione in Liguria, nella casa di famiglia di Iris. C’è un’ultima cosa da sistemare, prima del trasferimento: Ismail deve tornare a Damasco per vendere l’auto e salutare i suoi genitori. Una storia comune, banale, un semplice intoppo.

Quando ho letto Non stancarti di andare ero consapevole di trovarmi davanti un romanzo grafico non facile da affrontare. Ci sono dentro tre generazioni, molti paesi, linee temporali che si fondono e si confondono, storie che ne richiamano altre, riflessioni sulla vita e sulle forze che regolano il mondo. Più di tutto, però, in questa graphic novel c’è tanto amore, così tanto che sgorga dalle pagine e colpisce dove fa più male, diretto a chiunque avrà voglia di ascoltare per davvero. 

Teresa Radice e Stefano Turconi hanno scelto una storia non facile da raccontare in questa Italia di porti chiusi e xenofobia, ma l’hanno fatto con delicatezza e poche pretese. Il viaggio disperato di Ismail e l’angoscia di Iris sono il grido di un’intera generazione di famiglie di migranti che vedono nel mare la salvezza, anche se questo significa abbracciare la morte. 

Perché portare un libro di questo tipo in spiaggia? Perché le vacanze possono servire anche per prendersi un momento e ragionare, empatizzare, informarsi e capire cosa accade nel mondo quando noi non stiamo a guardare.

Cate ha scelto: Estate di Alessandro Tota

Estate, pubblicato da Oblomov nel 2018, mi è capitato sotto mano casualmente, grazie ad un’amica. La storia che viene raccontata si svolge sulle spiagge baresi: è l’estate di Claudio e del suo gruppo di amici punk che, come tutti gli adolescenti che si rispettino, si trovano davanti un’estate sui generis fatta di risse, incidenti d’auto e storie d’amore

Alessandro Tota punta tutto sul contrasto tra i personaggi, due compagnie estremamente differenti che per una combinazione di eventi vengono a contatto. Mostra due lati della medaglia, andando da un estremo all’altro. Da una parte un gruppo di ragazzi molto ricchi, un po’ bigotti, con uno stile di vita sano senza eccessi; dall’altra un gruppo di punk, scapestrati, che vivono di eccessi dalla mattina alla sera… alle volte troppo. In particolare, di questa graphic novel mi ha colpito come alcuni personaggi siano realmente attratti dal diverso e dal nuovo; propensione esaltata dal fatto che altri, invece, ripudino questi aspetti della realtà.
Ancor prima di iniziare a leggerlo, di Estate, mi ha colpito l’uso delle tinte: tutto il fumetto è dipinto di questo colore rosa-aranciato che dà quasi l’idea di un evidenziatore, accentuato dal bianco e dal nero.

Alessandro Tota ci racconta situazioni molto reali, in cui potremmo incappare per qualche strano scherzo della vita, e che per questo motivo a volte risultano paradossali. Uno di quei libri che, insomma, da adolescente ti segna profondamente e che da grande ti fa sorridere teneramente perché, in fondo, quel tipo di pazzia un po’ ti manca.

Perché scegliere una graphic novel per le vacanze estive?

Mare o montagna, prima di partire per le vacanze bisogna sempre decidere che libro portare con sé; persino noi abbiamo gusti molto differenti e per questo abbiamo deciso di aiutarvi con queste due brevissime recensioni. Ma perché mettere proprio una graphic novel in valigia? Prima di tutto, è come avere due opere d’arte: c’è la parte testuale, che potete leggere, e i disegni da ammirare; sono anche più semplici da sfogliare. Le graphic novel, proprio per la loro duplice natura, vi accompagnano nella lettura molto facilmente e, ammettiamolo, è perfetto se siete bloccati in spiaggia sotto il sole cocente e circondati da famiglie rumorose. Lo sforzo è il minimo, ma il risultato è lo stesso di un libro “di solo testo”.

Il motivo più importante, però, è che in vacanza avete tempo libero. Le graphic novel non sono un genere molto diffuso: non sarebbe proprio questo il miglior momento per sceglierene una, da neofiti, e cominciare a conoscere questo nuovo tipo di narrazione?
Qualunque sia la vostra decisione o il vostro tipo di vacanza, ricordatevi sempre che l’estate alla fine passerà… approfittatene adesso!

Non stancarti di andare di Teresa Radice e Stefano Turconi, BAO Publishing, 2017, 311 pagine.

Estate di Alessando Tota, Oblomov Edizioni, 2018, 174 pagine.

Rielaborazione grafica di Noemi D’Atri.